8 aprile 2018

Recensione - The Programm #1 by Suzanne Young

Buongiorno! Dopo due giorni dedicati alla cura della parte estetica del blog, eccomi qui con il mio primo post, una recensione di un libro che ho letteralmente amato e che consiglio vivamente a tutti.
Il libro in questione è The Program di Suzanne Young, un distopico YA edito dalla De Agostini e pubblicato in Italia ormai cinque anni fa.
Fatemi sapere nei commenti se l'avete letto anche voi e se vi è piaciuto, se non l'avete neancora letto cosa aspettate a farlo? Non ve ne pentirete!



Titolo: The Programm
Autrice: Suzanne Young 
Casa Editrice: De Agostini
Seguito da: The Treatment 
Prima pubblicazione: 13 marzo 2013 
Prezzo: 14,90€ (7,99€ ebook) 

Sloane sa perfettamente che nessuno deve vederla piangere. La minima debolezza, o il più piccolo scatto di nervi, potrebbero costarle la vita. In un attimo si ritroverebbe internata nel Programma, la cura ideata dal governo per prevenire l’epidemia di suicidi che sta dilagando fra gli adolescenti di tutto il mondo. E una volta dentro, Sloane dovrebbe dire addio ai propri ricordi… Perché è questo che fa il Programma: ti guarisce dalla depressione, resettandoti la memoria. Annullandoti. Così, Sloane ha imparato a seppellire dentro di sé tutte le emozioni. Non vuole farsi notare, non ora che suo fratello è morto e lei è considerata un soggetto a rischio. L’unica persona che la conosce davvero è James, il ragazzo che ama più di se stessa. È stato lui ad aiutarla nei momenti difficili, lui a farle credere che ci fosse ancora speranza. Ma, quando anche James si ammala, Sloane capisce di non poter più sfuggire al Programma. E si prepara a lottare. Per difendere i propri ricordi, a qualunque costo






LA MIA RECENSIONE

La protagonista di questo romanzo è Sloane, una ragazzina di diciassette anni che vive in un mondo in cui il suicidio è diventato un epidemia nazionale che colpisce un individuo su tre. Per combattere questo fenomeno, il governo ha ideato il Programma, una cura che prevede l'individualizzazione dei soggetti a rischio, la loro interazione in una clinica e la rimozione di tutti i ricordi infetti e negativi. Detto così può sembrare una cosa bella, chi non vorrebbe cancellare tutti i ricordi negativi? Ma purtroppo non è tutto rose e fiori, perché chi esce dal Programma è completamente un'altra persona, non ricorda assolutamente nulla, è una persona nuova e vuota. Per evitare di essere denunciata al Programma, Sloane cerca in tutti i modi possibili di non mostrare nessuna debolezza, di non piangere in pubblico e di reprimere tutte le emozioni negative che fanno parte di lei da quando ha visto il fratello maggiore togliersi la vita davanti ai suoi occhi e la sua migliore amica essere internata e tornare senza ricordarsi di lei. Per un periodo di tempo la ragazza riesce nella sua missione e insieme al suo ragazzo James e al suo migliore amico Miller trascorrono una vita quanto più normale possibile ma quando quest'ultimo si suicida, il suo ragazzo cade in depressione. La ragazza fa di tutto per proteggerlo: fa i suoi compiti, strappa le pagine del quaderno piene di spirali nere, lo accompagna alle lezioni, cerca di mantenere le apparenze ma purtroppo tutto questo è inutile e un mese dopo la morte di Miller viene denunciato al Programma e rinchiuso nella clinica. Sloane è forte e piena di sperenze, è convinta che forse quando tornerà a casa si ricorderà ancora di lei e del loro amore. Ma quando rivede James, un mese dopo, questo non accade perchè James è proprio come tutte le altre persone che hanno subito la cura: senza nessun ricordo, vuoto, non si ricorda di lei. La depressione colpisce anche Sloane che si rende conto di avere i giorni contati prima di essere internata a sua volta; il Programma sta venendo a prendere anche lei. Cosa sarà disposta a fare per salvare i suoi ricordi e non dimenticarsi di James?

Finalmente ho letto questo libro e non potrei esserne più felice, mi è piaciuto tantissimo e vi anticipo che ha ricevuto le cinque stelline su Goodreads. La trama mi aveva ispirato fin da subito ma devo dire che ho sempre rimandato la lettura perchè è abbastanza difficile scrivere un distopico senza cadere nel banale e restando coerenti col mondo creato ma Suzanne Young ci è riuscita benissimo. 

La storia è narrata dal punto di vista della protagonista femminile e ho apprezzato molto la scelta dell'autrice di suddividere la narrazione in tre grandi capitoli. Questa scelta mi ha permesso di assaporare meglio la storia e di assistere a tutti i cambiamenti radicali della protagonista: nella prima parte del libro veniamo a conoscenza del mondo in cui vive Sloane e la vediamo vivere la vita di tutti i giorni, la seconda parte è ambientata all'interno del Programma e qui vediamo una Sloane distrutta ma che farà di tutto per salvare i suoi ricordi e nell'ultima parte siamo di fronte a una Sloane completamente diversa, vuota e confusa che cercherà di capire quali sono i pezzi mancanti della sua vita. 

Ho apprezzato tutti i personaggi, sia quelli principali che quelli secondari sono caratterizzati davvero bene e ognuno di loro ha dei pregi e dei difetti che li fa sembrare reali. Sloane non è la classica protagonista scontata che spesso ci ritroviamo nei romanzi, è una ragazza determinata e devastata dalla morte del fratello maggiore ma che subisce le stesse cose che subisce un qualsiasi paziente all'interno del Programma, non è l'eccezione. James è un personaggio che è cresciuto troppo in fretta, non si fida di nessuno da quando la madre l'ha abbandonato quando era piccolo, solo con Sloane, Brady e Miller era davvero se stesso. Realm è un personaggio che diventerà molto importante per la protagonista, lo incontrerà all'interno del Programma e sarà la sua ancora di salvezza per tutto il periodo della cura e anche una volta uscita si dimostrerà particolarmente interessato a prendersi cura della ragazza. 

Consiglio questo romanzo a tutti, lo stile di scrittura della Young è molto semplice e scorrevole, è un libro che si legge in pochi giorni. Il finale mi ha incuriosito tantissimo, mi ha fatto venire voglia di comprare subito l'ultimo libro per scoprire come si concluderà la duologia. 


VOTO

6 commenti:

  1. Sono anni che mi tengo lontana dai distopici, perché dopo l'ondata di Hunger Games e Divergent sembravano essere fatti con il copia e incolla. Questo, però, sembra proprio partire da un concetto interessante e originale. Grazie per la recensione! <3

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    1. Io ADORO questo genere, mi basta sentire la parola "distopico" per fiondarmi su un libro! Diciamo che ne ho letti abbastanza e non ho mai trovato niente di simile, fammi sapere se lo leggerai!

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  2. Ciao, ho scoperto il tuo blog tramite un commento che hai scritto sotto all'ultimo post di Wefoundwonderlandinbooks. Hai una grafica davvero carina.
    Anch'io ho letto questo libro, più o meno tre anni fa e mi è piaciuto un sacco, quindi sono felice di sentire che ha convinto anche te.
    Purtroppo non ho più continuato con la serie, dato che il seguito è stato pubblicato a distanza di un anno a quanto ricordo e io avevo letto il primo pochi mesi dopo la pubblicazione in Italia, quindi mi era sembrato un periodo di tempo eccessivamente lungo. Se avessi voluto leggere "The Treatment" avrei dovuto rileggere il primo e non ne avevo proprio voglia, quindi ho sempre rimandato il momento.
    Comunque bella recensione. Spero di riuscire a riprendere in mano la serie(prima o poi).

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    1. Grazie, ci ho messo un sacco a fare la grafica e ci sono ancora alcune cose che devo sistemare!
      Io sto aspettando di comprarlo cartaceo quindi anche io credo di aspettare un po, non compro molti libri :(

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    2. Certo, come al solito. Io la mia la modifico spesso, aggiungendo dettagli o migliorandone altri.
      Per questo esistono le biblioteche. Le adoro! Anch'io non posso dire di comprarne molti e valuto sempre bene se ho bisogno di possedere il libro, in caso contrario lo prendo in prestito in biblioteca.

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    3. Esatto, sarei persa senza la biblioteca!!

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