Titolo: Raccontami di un giorno perfetto
Autrice: Jennifer Niven
Autoconclusivo
Editore: De Agostini
Pagine: 440
Prezzo: cartaceo 14.99€ | ebook: 6.99€
Nata negli Stati Uniti, Jennifer Niven scrive storie
fin da quando era bambina e, tralasciando il suo sogno di diventare una
Charlie’s Angel, la scrittura è la sua vera passione.
Il suo primo libro, Prigionieri dei ghiacci, è stato pubblicato in Italia da Piemme nel 2001. Ha vinto numerosi premi in America ed è stato tradotto in diverse lingue, ispirando anche dei documentari.
Con il suo ultimo romanzo Young Adult Raccontami di un giorno perfetto, pubblicato in Italia da DeAgostini, la Niven si riconferma come autrice premiata ed apprezzata in tutto il mondo. I diritti del libro sono stati opzionati per un film con Elle Fanning come protagonista e Jennifer Niven come sceneggiatrice.
Oltre ai suoi progetti nell’ambito della scrittura, l’autrice gestisce una web magazine con e per i ragazzi, Germ.
Il suo primo libro, Prigionieri dei ghiacci, è stato pubblicato in Italia da Piemme nel 2001. Ha vinto numerosi premi in America ed è stato tradotto in diverse lingue, ispirando anche dei documentari.
Con il suo ultimo romanzo Young Adult Raccontami di un giorno perfetto, pubblicato in Italia da DeAgostini, la Niven si riconferma come autrice premiata ed apprezzata in tutto il mondo. I diritti del libro sono stati opzionati per un film con Elle Fanning come protagonista e Jennifer Niven come sceneggiatrice.
Oltre ai suoi progetti nell’ambito della scrittura, l’autrice gestisce una web magazine con e per i ragazzi, Germ.
È
una gelida mattina d’inverno quella in cui Theodore Finch decide di
salire sul tetto della scuola solo per capire che cosa si prova a
guardare di sotto. L’ultima cosa che si aspetta però è di trovare
qualcun altro lassù, in bilico sul cornicione. Men che meno Violet
Markey, una delle ragazze più popolari del liceo. Eppure Finch e Violet
si somigliano più di quanto possano immaginare. Sono due animi fragili:
lui lotta da anni con la depressione, lei ha visto morire la sorella in
un terribile incidente d’auto. È in quel preciso istante che i due
ragazzi iniziano a provare la vertigine che li legherà nei mesi
successivi. Una vertigine che per lei potrebbe essere un nuovo inizio, e
per lui l’inizio della fine…
Raccontami di un giorno perfetto è un romanzo a due voci, infatti vediamo i capitoli alternarti: uno dal punto di vista di Violet e uno dal punto di vista di Finch.
Violet e Finch sono due ragazzi adolescenti molto diversi tra loro che si incontrano in cima alla torre campanaria della scuola. Violet ha da poco perso la sorella maggiore in un incidente, lei era la sua migliore amica e ora Violet non riesce piu a reagire, sopravvive a malapena e ha smesso di scrivere. Finch invece viene soprannominato Il Fenomeno, soffre di depressione e ha vari problemi in famiglia. Un giorno, durante il corso di geografia, il professore gli assegna un compito di coppia sulle peregrinazioni. Finch si auto-candida come compagno di Violet e attraverso le varie soste, le varie scoperte e le varie esperienze che vivono insieme i due ragazzi si innamorano. Finch dona a Violet un nuovo modo di vedere il mondo, ovvero attraverso la bellezza delle piccole cose, e Violet pian piano si riprende dalla perdita della sorella e dalla vita priva di emozioni che viveva prima.
Raccontami di un giorno perfetto è un romanzo commovente e coraggioso. Una storia che spezza il cuore in tutti i modi possibili e ci ricorda che cosa significa essere vivi.
Ho amato questo libro, mi ha distrutta dentro. Tratta temi molto importanti come la depressione e il suicidio nel modo piu giusto possibile, senza usare paroloni e riuscendo anche a farti sorridere. L'amore che piano piano sboccia tra Violet e Finch rende la lettura leggera, dolce, anche se pervasa da una vena di tristezza. Infatti mentre capitolo dopo capitolo vediamo Violet fermare il countdown che la separa dall'ultimo giorno di scuola, quello di Finch continua inesorabile. Concentrato ad aiutare la sua ragazza, per un po' quasi dimentica il suo dolore, ma il mostro è lì e alla fine torna a farsi vivo. Finch prova a sfuggirgli, cerca conforto nei suoi luoghi sicuri, ma le cose vanno peggiorando fino all'inesorabile fine.
Lo stile di scrittura della Niven è subline, è stata in grado di parlare di questi temi senza cadere nella banalità. L'alternanza dei POV dei due protagonisti è diretta, è stata in grado di permettermi di entrare subito in empatia con entrambi i protagonisti ed è una cosa che ho apprezzato tantissimo.
Non mi aspettavo di certo un finale del genere; in realtà, non ci avevo neancora pensato a come sarebbe potuto finire questo romanzo ma quando mi sono trovata davanti agli ultimi capitoli sono rimasta traumatizzata, non me l'aspettavo per niente. Non volevo crederci, ho riletto quella pagina per almeno cinque volte sperando di aver capito male.
Lo stile di scrittura della Niven è subline, è stata in grado di parlare di questi temi senza cadere nella banalità. L'alternanza dei POV dei due protagonisti è diretta, è stata in grado di permettermi di entrare subito in empatia con entrambi i protagonisti ed è una cosa che ho apprezzato tantissimo.
Non mi aspettavo di certo un finale del genere; in realtà, non ci avevo neancora pensato a come sarebbe potuto finire questo romanzo ma quando mi sono trovata davanti agli ultimi capitoli sono rimasta traumatizzata, non me l'aspettavo per niente. Non volevo crederci, ho riletto quella pagina per almeno cinque volte sperando di aver capito male.
E' uno dei libri più belli letti quest'anno e lo consiglio vivamente a tutti!
Ciao Francesca,
RispondiEliminache bella recensione!
Io ho letto questo libro l'anno scorso e mi è piaciuto abbastanza. Con Violet non c'era proprio feeling per me e spesso avrei voluto schiaffeggiarla per il suo comportamento. Inoltre il finale ha distrutto anche me ed ho provato anche tanta rabbia. Mi sono accorta che quando accadono queste cose nei libri (in genere verso la fine) io me la prendo tantissimo, vuoi con il protagonista, vuoi con i personaggi attorno a lui. Penso che sia una reazione automatica di rifiuto, non posso credere a ciò che è appena successo. In questo l'oggetto della mia rabbia è stata Violet, come era ovvio, ho pensato che avrebbe potuto fare di più, accorgersi dei segnali, persistere, non lasciarlo perdere, insomma poteva fare di più.
In conclusione è stata una lettura dolceamara.
Ciao, ti ringrazio!
EliminaA me Violet è piaciuta, non è il mio personaggio preferito ma comunque l'ho apprezzata. Vero? Mi ricordo che quando ho letto questo libro ne avevo letto uno prima e uno dopo ed entrambi erano finiti cosi ed io ero tipo "ma non è possibile!!!". Forse le cose sarebbero potute andare in modo diverso ma secondo me è stato "giusto" cosi, secondo me era proprio questo lo scopo della Niven
è piaciuto moltissimo anche me, molto d'impatto, duro. Reale
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